Gianluca Lattuada

Conosciamo l'artista Gianluca Lattuada | parola di Carola Antonioli, la curatrice

Non serve essere appassionati d’Arte o avere una laurea in Beni Culturali per trovare differenze fra lo stile classico e quello contemporaneo di una qualsiasi opera d’arte, o per collocare sommariamente un dipinto in un determinato periodo storico.

Gianluca Lattuada, giovane artista di origini italiane che vive e lavora a Madrid, riesce a incrinare questa semplice - e apparentemente certa - convinzione, scardinando le barriere temporali dell’arte, che da sempre riflette la cultura del tempo di concepimento. Tecnica, iconografia e contenuto semantico, diventano elementi sui quali mediare passato e presente.

Nei suoi dipinti, infatti, l’artista fa riferimento alla letteratura, alla mitologia e ai capolavori dell'arte classica, mentre i colori, i particolari, le pose, i pesi visivi e le proporzioni, suggeriscono qualcosa di diverso, lasciando lo spettatore fluttuare nell’indecisione e nella libera interpretazione che fa capo agli strumenti culturali e alle opinioni personali.

“L’artista, nei rimandi al passato può trovare dei riflettori che lo aiutino a fare luce sul presente, svelando nuovi significati precedentemente sconosciuti. In questo modo, l’opera, intesa come testimonianza dell’attuale, funge da medium tra un prima e un dopo, riuscendo a orientare lo sguardo dei fruitori in una determinata - e nuova - direzione. [...] Gianluca Lattuada ha creato una serie di opere che mettono in luce l’attualità in modo innovativo con l’energia, le forme e i significati del passato” (Pontormo, monografia, p.127-128, collana "Tra genio e follia", La Repubblica, 2023)

Ecco che già percepiamo l’unicità della ricerca artistica di Gianluca, che inizia il suo percorso formativo perdendosi nei grandi musei d’arte classica e moderna, alla ricerca di ispirazione.

D’altronde, per apprezzare il contemporaneo, bisogna studiare l’arte classica e la sua evoluzione sino a oggi, i cambiamenti apportati dall’epoca moderna e le rivoluzioni scatenate a partire dagli anni 60 del secolo scorso. Gli sviluppi essenziali, le diverse tradizioni espressive, e la successiva emancipazione che contraddistingue la contemporaneità.

Ulteriore spunto sono i testi e le figure mitologiche, come quella greca di Venere citata non solo per rappresentare l’evoluzione della figura della donna sino ad oggi, ma anche come protagonista di una favola di re-interpretazione contemporanea.

L’opera a tecnica mista su tela, intitolata Cosmogonia, ne è perfetta rappresentazione: Afrodite (mit. greca) / Venus (mit.romana) si è incarnata in una meravigliosa donna del XXI secolo. Il bikini, le infradito e il cappello di paglia sono simboli della cultura odierna, come lo è la mano che attorciglia sensualmente i capelli lunghi e lisci. Eppure la sua energia, le sue forme generose e la sua posa dinamica e dolce allo stesso momento, creano un collegamento che passa dall’inconscio e che le attribuisce immediati riferimenti passati e riflessioni su ciò che è evoluto e su ciò che - invece - è rimasto sino ad oggi.

Dal principio della storia dell’uomo, si è cercato di dare spiegazioni a fatti misteriosi, attraverso miti, leggende e favole. Proprio quelle favole, che ancora oggi - dopo secoli - il giovane emergente, utilizza per spiegare la magia della vita e il potere delle arti visive.

Una sfida interessante, quella di riuscire a interpretare questo connubio di elementi di citazione classica e mitologica, per tramutarli in opere d’arte commestibili e in egual modo stupefacenti. Lets it Art mette a confronto lo Chef Davide Marzullo (una stella Michelin) e l’artista Gianluca Lattuada per inscenare un tributo al passato, reinterpretato in chiave contemporanea con abbondante estro creativo e un pizzico di audacia contemporanea.

Quadro Gianluca LattuadaQuadro Gianluca LattuadaQuadro Gianluca LattuadaQuadro Gianluca LattuadaQuadro Gianluca Lattuada

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