Conosciamo l'artista AVVASSENA | parola di Carola Antonioli, la curatrice

Conosciamo l'artista AVVASSENA | parola di Carola Antonioli, la curatrice

Cara/o Eat-Arter,
Scopriamo insieme l'artista del prossimo evento che si terrà il 23 Maggio.
Vi aspettiamo :)

Biografia - Avvassena (classe 1998) è un'artista e designer italiana pluridisciplinare. Curiosità e propensione all'ascolto danno vita alla sua inarrestabile ed eclettica creatività, che si esprime in opere d'arte di molteplici livelli visivi e comunicativi. Ha conseguito la laurea triennale in Interior Design al Politecnico di Milano e il master in Communication Design.  Ha esposto in diverse città europee e collabora con riviste, marchi e aziende internazionali, con l'obiettivo di portare il messaggio dell'arte a tutti. Inoltre, crea installazioni annuali su temi sociali (cancro al seno, violenza contro le donne, uso delle armi...) con la collaborazione di ricercatori e organizzazioni non-profit.

Artist Statement - Guardo il mondo intorno a me con l’obiettivo di conoscere le realtà nascoste, lasciate nell’ombra perché scomode da vedere e troppo fastidiose da ascoltare per la nostra società. Le mie opere sono lo strumento per scavare nelle cose, urlare ciò che viene taciuto, per svegliare la nostra società dal torpore del benessere e del comfort, che inibiscono il nostro desiderio di andare oltre la superficie. Oggetto della mia ricerca artistica sono le infinite opportunità che lo spettro luminoso può offrire in relazione a diversi colori e a differenti materiali combinati tra loro. Dalle interazioni con la black-light e - grazie alla fosforescenza - con il buio, l’opera si trasforma e mostra i suoi molteplici livelli di comunicazione. Le straordinarie potenzialità espressive offerte dalla luce sono lo strumento principale attraverso cui l’elemento testuale compare e svela il messaggio dell’opera. Alla luce naturale si scorge un’immagine, nel buio si legge ciò che essa vuole raccontare e con la black-light si sente il suo grido.

Qual è il parere personale della curatrice sull’artista e la motivazione per la quale la ha selezionata per lo specifico evento? 

Lavoro con Anna e la conosco da relativamente poco, ma ho avuto modo di vederla all’opera diverse volte: nella creazione di nuove opere, nel racconto della sua ricerca artistica e nella relazione con il pubblico. Credo sia un’ottima artista, sia da un punto di vista di formazione, che per il suo spirito positivo, vivace e pro-attivo. È in costante ricerca di sé stessa e di nuovi approfondimenti tematici sui quali costruire un percorso di ricerca profondo, ma nonostante questo, rimane sempre fedele ai suoi concetti - base, alle sue idee e al suo genere stilistico, che – di volta in volta - non fa altro che evolversi in maniera spontanea e naturale. Anna ha un percorso molto solido, nonostante la giovane età e credo fortemente che in pochi anni, raggiungerà grandi traguardi. È per questo che ho iniziato a tenerla in considerazione per i miei progetti, personali e di collaborazione, inserendola nel “portfolio” dei nuovi talenti promettenti.

Lets it Art è un format già strutturato e con basi solide, ma che – evento dopo evento - punta a innalzare il livello e credo che Anna, sia un grande inizio per un percorso che cerca di dare all’Arte e agli Artisti, uno spazio non indifferente. 

In un momento successivo, mi sono state mostrate le fotografie dei piatti delle portate scelte e selezionate appositamente per la serata. Focalizzandomi sulle forme di alcuni di essi, non ho potuto che pensare alle composizioni pittoriche di AVVASSENA, così sinuoso e morbide, dolci e leggiadre. Avevano una comunanza veramente notevole e denominatori comuni piuttosto evidenti. Lo chef, si è ritrovato molto nell’associazione e dopo di che, è stato tutto costruito in collaborazione fra le due menti creative: uno scambio di riflessioni artistiche che rimbalzavano fra l’espressione culinaria e quella pittorica. 


Perché investire sui giovani talenti? 

  • Le opere del primo periodo di ricerca, di un artista affermato, sono sempre le più difficili da trovare. Investendo su di esse, puoi appropriarti non solo di un pezzo unico e prezioso, ma anche di un pezzo particolarmente raro del suo percorso
  • All’inizio della carriera di un artista, il suo coefficiente (ovvero quel valore numerico che determina il prezzo dell’opera) è sempre basso e, a mano a mano che l’artista viene incluse nelle mostre (personali /collettive), vende opere e/o partecipa a progetti istituzionali e non cresce più o meno velocemente 
  • Investire su un giovane emergente, ti dà la possibilità di seguire il suo percorso e la sua crescita professionale. Gli artisti sono sempre grati alle prime persone che hanno creduto in loro, con le quali molto spesso rimangono in contatto per diverso tempo
  • I giovani emergenti stanno costruendo la loro carriera sulla ricerca e sullo sviluppo della tecnica artistica. Essere un Artista con la A maiuscola, significa dedicare la propria vita a questi elementi, altrimenti comprerete opere di hobbisti
  • I giovani emergenti hanno una nuova sensibilità, un gusto estetico particolarmente avanzato 
  • Dai speranza e voglia di mettersi in gioco, a maggior ragione in un periodo storico, durante il quale, i giovani fanno fatica ad averne
  • Non c’è paragone fra scommettere su un artista momentaneamente sconosciuto, o su uno già noto a tutti
  • Non appena ci si interessa all’argomento, si scoprono tantissimi talenti incredibili, che non hanno nulla da invidiare ad artisti quotati e super costosi. Anche perché, probabilmente un giorno, quegli artisti saranno proprio loro
  • I prezzi dei lavori degli artisti con la a minuscola, ovvero gli hobbisti del caso, costano uguale se non di più di quelli di talento, con una formazione valida alle spalle e che dedicano il 100% del loro tempo a questo lavoro

Per tutti questi motivi, investire sulla prima fase del percorso di un Artista vero e proprio, non è solo legato al gusto, ma anche al buon senso.



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